Diagnosi di artrosi

Diagnosi1

L’artrosi è dolorosa e deve
essere diagnosticata da un medico

L’artrosi è un processo graduale che provoca in primo luogo la lenta degenerazione della cartilagine. Poiché la cartilagine di per sé non è innervata, i danni alla cartilagine di solito inizialmente sono indolori.

Solo in uno stadio avanzato l’artrosi si manifesta attraverso il dolore, cioè quando i tessuti molli circostanti sono infiammati. Sarebbe sciocco cercare di diagnosticare l’osteoartrosi solo sulla base del dolore.

Il dolore è al massimo un’indicazione, ma mai la prova di una diagnosi. Per una diagnosi certa dell’osteoartrosi è necessario conoscere a fondo la malattia e disporre di un’attrezzatura adeguata (ad es., un apparecchio radiologico). Soltanto il medico, perciò, può diagnosticare l’osteoartrosi.

Articolazioni Scricchiolano

Con l’artrosi scricchiolano le articolazioni

Nel corso della visita il medico può avvalorare la diagnosi di sospetta artrosi sulla base del quadro clinico. Tale sospetto può essere ulteriormente confermato da semplici test manuali nell’area delle articolazioni e anche dall’aspetto esteriore dell’area interessata. In caso di gonartrosi, la mobilità dell’articolazione è limitata e il test può rivelare un suono di fessurazione o di macinazione nell’articolazione.

Inoltre, le articolazioni artrosiche attirano l’attenzione anche con la perdita dei contorni originali dell’articolazione, a causa dei depositi di tessuto connettivo. All’inizio del processo di artrosi le articolazioni delle dita possono essere dolenti, arrossate e gonfie. La posizione delle articolazioni delle dita è essenziale ai fini della diagnosi dell’artrosi delle dita: di norma, nel caso dell’artrosi delle dita sono interessate le articolazioni terminali delle dita e non i metacarpi, come in alcune forme di artrite (artrite reumatoide).

Rigonfiamento 2

Il gonfiore dell’articolazione è un sintomo di artrosi

La presenza di una forte infiammazione dell’articolazione durante il decorso dell’artrosi può provocare anche un gonfiore all’articolazione, che va sempre trattato come un’emergenza.

Il gonfiore articolare, tuttavia, può essere causato anche da altri fattori, ad es. la presenza di infezioni o addirittura della gotta. Ai fini di una diagnosi certa, è importante esaminare il fluido nell’articolazione per chiarirne l’origine. Il medico preleva il liquido dall’articolazione e lo fa analizzare in laboratorio. La terapia deve però essere eseguita rapidamente, poiché il gonfiore di solito rilascia anche fattori che possono danneggiare l’articolazione e la cartilagine. In tali condizioni acute, spesso viene iniettato un preparato a base di cortisone direttamente nell’articolazione per inibire l’infiammazione.

L’immagine radiografica garantisce la diagnosi di artrosi

I sintomi e il quadro clinico non sono sufficienti per una diagnosi chiara, pertanto si deve sempre eseguire una radiografia dell’articolazione in modo da fornire una diagnosi certa di osteoartrosi. Dato che non tutti gli ambulatori medici oggi sono dotati di un apparecchio radiologico, spesso si rende necessario recarsi in ospedale per effettuare le radiografie dell’articolazione colpita.

Radiografia della gonartrosi

Il medico valuta l’immagine radiografica sulla base dei risultati della radiografia. L’immagine di un’articolazione artrosica del ginocchio mostra che l’osso della coscia (femore) e l’osso della gamba (tibia) sono più vicini. La distanza tra le ossa risulta ridotta, ciò significa che lo spessore dello strato cartilagineo è diminuito, il che indica la presenza di artrosi. Lo spazio tra le ossa, visibile nella radiografia, è solo uno degli indizi forniti dalla radiografia, che consentono al medico di pronunciare la diagnosi corretta.

Come descritto nel processo artrosico, questo tipo di patologia provoca anche la scheggiatura delle singole particelle cartilaginee. Con il tempo, tali particelle possono ossificarsi e depositarsi sul bordo delle articolazioni. Nell’immagine radiografica, questi depositi calcificati sul bordo delle articolazioni sono visibili sotto forma di sfumature bianche (osteofiti). Nella radiografia i contorni delle ossa perdono così la loro nitidezza originaria. Una terza caratteristica, ottimo indizio

della presenza di gonartrosi nell’immagine radiografica, è costituita dai cambiamenti nell’osso, specialmente nella parte inferiore della gamba (tibia). Il piatto tibiale osseo, direttamente sotto la fessura ossea, aumenta di densità. In campo medico si parla di sclerosi subcondrale, che non è altro che una maggiore calcificazione dell’osso dovuta al carico supplementare causato dalla riduzione dello strato cartilagineo. Le indicazioni risultanti dalla radiografia e i sintomi clinici garantiscono una diagnosi affidabile.

La radiografia di un’artrosi delle articolazioni delle dita

In caso di artrosi dell’articolazione delle dita, per confermare la diagnosi è necessario effettuare anche una radiografia. Di norma, in caso di sospetta artrosi dell’articolazione delle dita, la radiografia va eseguita su entrambe le mani. Grazie alle radiografie e ai sintomi, per il medico è relativamente facile eseguire una diagnosi certa.

Le articolazioni delle dita colpite dall’osteoartrosi sono facilmente identificabili nell’immagine radiografica. È ben visibile la carenza di spazio articolare (completa assenza di cartilagine) tra le falangi e le sfumature bianche nella zona delle singole articolazioni terminali delle dita, che indicano una compressione e una mineralizzazione nella regione delle articolazioni. La radiografia completa dunque l’evidente quadro clinico con i noduli sulle dita (noduli di Heberden e di Bouchard).

Gonartrosi
Radiografia della gonartrosi
Artrosi Mani
La radiografia di un’artrosi delle articolazioni delle dita

La gravità dell’artrosi

Le radiografie sono imprescindibili per una diagnosi certa dell’artrosi. Attraverso le radiografie i medici possono classificare la gravità dell’artrosi. Più il divario osseo si riduce, più l’artrosi è avanzata. Per valutare il grado di gravità dell’osteoartrosi si fa ricorso alla cosiddetta scala di Kellgren-Lawrence.

La scala di Kellgren-Lawrence viene applicata da molto tempo a livello internazionale ed è nota a tutti i medici di base. Ha un totale di quattro gradi di gravità, dove il grado I mostra solo lievi segni radiologici, fino al grado IV, dove praticamente non esiste più nessuno spazio articolare, dunque manca completamente la cartilagine. A seconda dello stadio artrosico, la terapia deve venire adeguata alla specifica situazione e al singolo paziente. Non esiste una terapia per l’osteoartrosi valida per tutti ed efficace in assoluto.

Nell’osteoartrosi non sempre c’è corrispondenza tra sintomi e radiografie

Il lato insidioso dell’artrosi è legato al fatto che, spesso, le radiografie non correttamente eseguite non corrispondono alla gravità dei sintomi, e viceversa. Può quindi succedere che i pazienti che soffrono di forti dolori non presentino quasi mai gravi segni di artrosi a livello radiografico o, viceversa, che le radiografie, che sembrano disastrose, non riflettano in realtà una sintomatologia grave.

Pertanto, in caso di sospetta artrosi, è d’obbligo eseguire le radiografie delle articolazioni. Il quadro complessivo ricavato dai sintomi e dalle immagini radiografiche influisce in maniera determinante sulla procedura terapeutica, che deve essere adattata al paziente.

Diagnosi Artrosi Ginocchio It
Diagnosi Artrosi Ginocchio It